L'addestramento

Tuscany Life Truffle

La scelta
del cucciolo


E qui arriviamo finalmente alle cose piu belle di questa passione: i nostri cani e l’addestramento di un cucciolo. La scelta di un cucciolo è sempre l’inizio di un nuovo meraviglioso ciclo di vita. Non esiste una razza perfetta per i tartufi; ci sono meticci che equivalgono uno dal pedigree stellato,ma possiamo prediligere certe capacità olfattive in base alla morfologia del cane.

In media infatti nella canna nasale di un cane ci sono circa 200 milioni di recettori olfattivi. In media perché ci sono alcune razze che ne hanno fino a 300 milioni (segugi) e altre che ne hanno “solamente” 100 milioni ovvero i cani a canna nasale corta, come i carlini o i bulldog.

Una volta fatta la nostra scelta, cosa fondamentale è iniziare subito il primo processo di imprinting, quindi se ci è possibile, possiamo cospargere le mammelle della mamma con un buon tartufo profumato. Ma ricordate mai olio sintetico aromatizzato, che di tartufo non ha nulla!!
tartufo nero bosco

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Come
addestrare


Come spesso detto, l'olio al tartufo contiene Bismetiltiometano, un componente chimico di sintesi del petrolio utilizzato come aroma per insaporire i prodotti tartufati. Insomma..una vera “porcheria” e a meno che non vogliamo che il nostro cane cerchi porcherie, non usiamolo. Il cucciolo comincerà cosi a riconoscere quest’odore e ad associarlo a una cosa positiva,
infatti la base per l’addestramento di un cane da lavoro,qualunque sia la cosa da cercare...è il gioco. Una volta che il cucciolo comincerà a muoversi e a camminare,
possiamo preparare x lui un manicotto con uno straccio nel quale chiuderemo con dei nodi un tartufo. Vedrete che svilupperà subito l’attitudine al possesso facendo con voi o i suoi fratellini il gioco di forza “Tira e Molla”e a cominciare a cercare seguendo l’odore che l’accompagna da i suoi primi giorni di vita.

Chiaramente procederemo per gradi di difficoltà; bisognerà dargli il tempo di imparare.
Una volta metabolizzato il gioco dello straccio, passeremo all’uso dell’ovetto di metallo,di solito quello che si usa per mettere in infusione il Thè, associando a giochi facili come quello della ricerca del tartufo parole e gesti semplici.
La comunicazione non verbale è quella che comprende meglio il nostro amico.

Questo gioco va ripetuto a lungo fin quando il cane non imparerà a capire il vostro linguaggio verbare e fisico sempre divertendosi e sempre con un premio finale che potrà essere o un pezzetto di formaggio o una crocchetta dandogli la motivazione necessaria per proseguire l’addestramento che desiderate.
A questo punto dovremmo aver già cominciato a capire se il nostro cucciolo è interessato al tartufo o meno.
tartufo nero bosco

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